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Alcoli

Gli alcoli hanno un discreto potere disinfettante se usati per immersione, mentre risultano completamente inattivi per strofinamento a causa della loro alta volatilità. Si usano prevalentemente per la disinfezione delle mani; le attrezzature smontate possono essere disinfettate spruzzando le parti durante le operazioni di montaggio. L’alcol viene applicato in diverse maniere, la più semplice è un piccolo erogatore spray. Un pezzo di garza o di cotone imbevuto d’alcol può essere usato per le superfici come tavoli o tappi, oppure gli strumenti possono essere immersi in alcol finché non vengono usati.

Caratteristiche:
  • agiscono distruggendo le membrane cellulari in seguito a estrazione dei lipidi, nonché denaturando le proteine microbiche e disidratando la cellula microbica;
  • quando l’alcool si trova in forma idrata viene rapidamente assorbito e penetra all’interno della cellula; viceversa l’alcool puro tende a richiamare acqua sulla superficie cellulare e a produrre fenomeni coagulativi nella membrana citoplasmatica, che proteggono parzialmente le cellule batteriche dal disinfettante;
  • le miscele in cui l’alcool ha concentrazioni inferiori al 59% in peso hanno scarsa efficacia disinfettante;
  • dotati di elevato potere detergente e solvente;
  • spettro d’azione: Gram pos: +++, Gram neg: +++, Micobatteri: +-, Miceti: ++, Virus liofili: ++, Virus non liofili: +-, Spore: - ;
  • uccidono le forme vegetative entro 1 minuto, ma poiché alcuni organismi necessitano di più tempo è meglio immergere l’attrezzatura per almeno 10 minuti; per i virus occorrono 30-60 minuti;
  • sono poco efficaci sui microrganismi essiccati su superfici;
  • poco costosi.
Compatibilità:
  • la presenza di materiale organico riduce l’attività dell’alcool;
  • danneggiano la gomma e alcune plastiche dopo uso continuo e ripetuto;
  • alcune plastiche, come l’HDPE, sono resistenti all’alcool, così come i metalli e il vetro;
  • evaporano con rapidità.
Stabilità e sicurezza:
  • poiché sono infiammabili è altamente sconsigliabile l’accumulo di quantitativi eccessivi;
  • agiscono a temperatura ambiente.
  • Gli alcoli più facilmente disponibili sono il metilico, l’etilico e l’isopropilico.
Modalità e concentrazioni d’uso:
  • Alcol Isopropilico, az. antimicrobica più spiccata rispetto all’etilico, concentrato al 70% è un eccellente ed economica scelta per le superfici di lavoro, la strumentazione e le mani.
  • Alcool Etilico, puro è un liquido incolore, volatile, altamente infiammabile, che forma con l’acqua una miscela costituita dal 95,57% in peso di alcool e dal 4,43% da acqua. Le miscele al 70% in peso di alcool sono quelle che espletano la maggiore attività germicida. La rapidità dell’azione (pur se incompleta) e la velocità di evaporazione rendono l’alcool etilico puro adatto come veicolo per la preparazione di soluzioni composte di disinfettanti. Associato a Clorexidina, iodio e derivati, ne aumenta notevolmente l’attività e la capacità di penetrazione. E’ piuttosto costoso a causa delle tasse; è volatile quindi non è necessario risciacquare; possiede anche azione pulente. La F.U. Italiana indica come alcool un distillato il cui residuo di acqua non sia superiore al 7,7% in peso (= 5% in volume).
    L’alcool denaturato può essere usato solo come solvente e detergente.
  • Alcool Metilico, non è molto efficace se paragonato ai precedenti e questo, combinato alla sua tossicità, ne limita notevolmente l’utilizzo.
  • Alcol Feniletilico, possiede una maggiore efficacia sui G -.
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