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Radiazioni

Le radiazioni comunemente usate sono:

  • Radiazioni ionizzanti La pericolosità dei raggi  gamma ne limita l’uso, le principali applicazioni pratiche sono:
    • sterilizzazione di materiale sanitario monouso (siringhe, aghi, fili di sutura, cateteri, protesi etc.);
    • sterilizzazione degli alimenti;
    • sterilizzazione dei vaccini;
    • eliminazione delle Salmonelle dalle uova;
    • pastorizzazione degli alimenti;
    • inibizione della germogliazione dei vegetali. Pur essendo, i raggi gamma, un ottimo sistema di sterilizzazione/disinfezione, si è evidenziato che  alcuni ceppi batterici sono poco sensibili alla loro azione (G +).
  • Radiazioni U.V. La sorgente di radiazione ultravioletta più utilizzata sono le lampade germicide a bassa pressione di mercurio (UVC), per la disinfezione dell’aria di ambienti confinati o di liquidi e nella sterilizzazione di materiali. Come tutte le lampade a scarica, il massimo rendimento corrisponde ad una ben determinata pressione dei gas contenuti nel tubo, corrispondente alla temperatura ambiente di 20°C. Per questo motivo, a temperature inferiori, corrispondono rendimenti inferiori. I raggi ultravioletti vengono convenzionalmente classificati in tre bande:
    • radiazioni  UV- A (onde lunghe) da 315 a 400 nm;
    • radiazioni  UV-B  (onde medie)   da 280 a 315 nm;
    • radiazioni  UV-C  (onde corte)     da 100 a 280 nm. Le radiazioni della banda UV-C sono caratterizzate da un marcato effetto germicida, con un picco di massima efficacia in corrispondenza della lunghezza d’onda di 254 nm ma hanno uno scarso potere di penetrazione, infatti nella maggior parte delle sostanze, l’energia radiante viene completamente assorbita dagli strati superficiali.

Dosi di UV a 254 nm necessarie per inattivare il 90% di alcune specie di microrganismi

Microorganismi
Dose (J/m2)
BATTERI
Bacillus antracis
45
Bacillus subtilis (spore)
120
Clostridium tetani
130
Corynebacterium diphteriae
34
Escherichia coli
30
Mycobacterium tubercolosis
62
Proteus vulgaris
26
Pseudomonas aeruginosa
55
Serratia marcescens
24
Staphilococcus aureus
26
FERMENTI
Saccaromyces cerevisiae
60
Torula sphaerica
23
SPORE FUNGINE
Aspergillus flavus
600
Aspergillus niger
1320
Cladosporium herbarum
600
Mucor mucedo
650
Ooospora lactis
50
Penicillium chrysogenum
500
Scopulriopsis brevicaulis
800
Fattori che influenzano il trattamento:
  • specie microbica (più efficaci sui Gram -);
  • forma vegetativa o spora;
  • lunghezza d’onda della radiazione: compresa tra 318 e 210 nm;
  • intensità e durata del trattamento (efficaci dopo 5-10 minuti);
  • umidità relativa: se > 50-60% l’efficacia diminuisce drasticamente.
Possono essere utilizzate:
  • per la distruzione dei microrganismi nell’aria;
  • per la protezione e disinfezione dei materiali non trattabili con altre metodiche convenzionali;
  • per l’inattivazione dei microrganismi sospesi in liquidi o depositati su superfici.
  • Per esempio negli armadietti pensili nei quali depositare i coltelli correttamente sanificati in precedenza.

Norma di sicurezza: l’intensità delle radiazioni non deve superare i 20 microwatt/cm2 alla distanza di 1 metro. Le radiazioni UV-B ed UV-C possono causare eritemi e, in caso di esposizione non protetta da occhiali o indumenti, congiuntiviti acute, molto fastidiose, ma risolvibili senza postumi, in pochi giorni.

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