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Calore

Quando un microrganismo viene scaldato a una temperatura sufficientemente alta per un tempo adeguato, viene ucciso.
La maggior parte delle specie microbiche è in grado di accrescersi in ambienti con temperature prossime a 46°C. A temperature superiori, le cellule muoiono con velocità tanto maggiore quanto più elevata è la temperatura dell’ambiente.
I Microrganismi termofili si accrescono solo a temperature superiori a 45°C e comunque fino a 60-75°C. Per inattivare questo tipo di microrganismi, si debbono quindi raggiungere temperature superiori.
Le cellule vegetative sono le particelle microbiche più sensibili alle temperature elevate.
Le spore batteriche sono le unità microbiche di gran lunga più resistenti a tutte le condizioni ambientali sfavorevoli alla sopravvivenza cellulare e quindi anche al calore.
  • Fiamma diretta Consiste nel lambire le superfici con una fiamma emessa da un flambatore portatile.
  • Calore secco Il calore secco è meno efficace di quello umido. Per una sterilizzazione completa nel forno è necessario seguire questa tabella tempo/temperatura:
    • 170°C 60 minuti
    • 160°C 120 minuti
    • 150°C 150 minuti
    • 140°C 180 minuti
    • 120°C 12 ore I tempi indicati vanno misurati da quando l’attrezzatura raggiunge quella temperatura, questo procedimento sterilizza, non disinfetta. Naturalmente gli elementi da sterilizzare devono resistere a quelle temperature, e perciò il vetro, la porcellana e i metalli sono i principali interessati per questa procedura )es. le bottiglie). Per prevenire la contaminazione dopo la sterilizzazione e durante la conservazione l’apertura delle bottiglie deve essere coperta da un pezzo di carta stagnola. Gli altri attrezzi dovrebbero essere completamente avvolti con la stagnola, così rimarranno sterili fino al momento dell’uso. Attenzione: le bottiglie fatte di vetro da calce sodata sono molto più delicate di quelle fatte di vetro da borosilicati e dovrebbero essere scaldate e raffreddate più lentamente. In linea di massima, le bottiglie da birra provengono dalla calce sodata, e tutti i Pirex o Kimax vengono dai borosilicati.
  • Calore umido effettuato con:
    • Bollitura: bastano 2-3 minuti per eliminare le forme vegetative, mentre ne occorrono almeno 15 per le spore.
    • Lavastoviglie: il ciclo asciugante è un’altra forma di calore umido che può essere usata per disinfettare (non sterilizza).
    • Sterilizzacoltelli: l’immersione in acqua calda a 82°C per 2 minuti (o a temperature superiori per tempi più brevi) consente la distruzione della maggior parte dei microrganismi.
    • Vapore: ha un maggior potere di penetrazione, tanto maggiore quanto più elevata è la temperatura. L’autoclave e la pentola a pressione usano il vapore sotto pressione per uccidere i microrganismi, poiché l’umidità e la pressione trasferiscono il calore molto più efficacemente dell’aria, il ciclo di sterilizzazione è molto più corto. Il tipico ciclo di sterilizzazione richiesto è di 20 minuti a 125°C a 1,4 Kg/cm2. La pentola a pressione può essere usata per i vetri resistenti al calore, i metalli, le plastiche di polipropilene e di policarbonato.
    • Idropulitrice: è in grado di erogare acqua a 90 – 100°C ad alta pressione (200 atm in alcuni modelli). Per evitare di diffondere le cellule di Listeria (contaminante ambientale) il getto non deve essere indirizzato negli scarichi, altrimenti le goccioline di aerosol formatesi ricadranno, nelle ore successive, sulle superfici già sanificate. Caratteristiche: 
      • forte consumo di energia;
      • efficace verso tutti i microrganismi (con l’eccezione delle spore soprattutto con acque dure);
      • non lascia residui;
      • in presenza di sporco il calore induce la formazione di una pellicola protettiva per i batteri, perciò occorre prima detergere le superfici da disinfettare;
      • è importante asciugare gli utensili dopo la disinfezione perché i batteri si moltiplicano rapidamente sulle superfici umide.
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