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Aldeidi

Le aldeidi agiscono provocando l’alchilazione dei gruppi polari delle proteine (denaturazione). Tra le piu importanti citiamo:
  • Formaldeide Rappresentante più importante delle aldeidi era largamente utilizzata (in forma gassosa per gli ambienti chiusi o in sol. acquosa al 35%) per il vantaggioso rapporto costo/beneficio e per l’ampio spettro: azione battericida, fungicida e sporicida. L’azione disinfettante allo stato gassoso è fortemente ostacolata dalla presenza di materiale organico. In questi ultimi anni è meno usata per l’azione caustica su cute e mucose, per la permanenza di residui nell’ambiente e per la sospetta cancerogenicità. Lo stato gassoso è ottenuto usando formelle a lenta autocombustione oppure miscelando permanganato di potassio e formolo in grandi recipienti (la reazione chimica genera spruzzi e schiumosità). Per ogni m3 di ambiente confinato si usano: potassio 20 g, formolo 30 ml, acqua fredda 20 ml. In primo luogo si immette nel recipiente il permanganato, poi il formolo diluito con acqua. Se è stata rispettata tale successione di manualità, all’operatore rimane  il tempo sufficiente per uscire dal locale, prima che si liberi il gas di formaldeide. Per un’azione efficace si richiedono tempi d’esposizione prolungati.
  • Formalina Soluzione acquosa al 40% di formaldeide viene usata solitamente diluita in acqua al 2,5%. Ha una spiccata azione battericida, sporicida, virulicida e fungicida, ma per tempi molto prolungati di contatto. In associazione con alcool è ritenuta un ottimo agente contro i micobatteri. Purtroppo già a basse concentrazioni è irritante per le mucose (congiuntivali e respiratorie), mentre a concentrazioni più elevate è caustica e tossica. Un potere disinfettante maggiore della formalina e privo degli spiacevoli effetti collaterali è posseduto dalle sue soluzioni saponose (lisoformio). La soluzione saponosa, da usarsi al 2,5%, è ottenibile sciogliendo g. 50 di sapone di potassa in 1 l d’acqua e aggiungendo g. 20 di formalina. Se del caso, per neutralizzare l’azione irritante o caustica della formalina, si può ricorrere all’ammoniaca. La reazione chimica dà origine alla esametilentetramina (urotropina). 
  • Glutaraldeide  Dialdeide con un ampio spettro ed un’elevata rapidità di azione si trova solitamente in commercio sotto forma di liquido color ambra, a pH acido. Una soluzione opportunamente alcalinizzata di glutaraldeide distrugge i batteri vegetativi, comprese le specie più resistenti, nel giro di l’, la maggior parte dei virus in l0’, le spore batteriche in 3 ore. Allo 0,5% manifesta un’eccellente attività contro la crescita di miceti, lieviti e spore di muffe. Per effetti letali antimicrobici essa viene usata in soluzione alcalinizzata al 2%.
    La glutaraldeide ha un’attività microbica e sporicida superiore alla formaldeide (è tra i più efficaci agenti contro i micobatteri) col vantaggio di esser molto meno tossica, pur potendo provocare, in taluni casi, dermatiti da contatto. Mantiene la sua spiccata attività anche in presenza di elevate quantità di materiali organici nel substrato; non possiede attività corrosive nei confronti dei metalli, gomma, vetro, ecc; è stabile alla luce ed al calore. Il grado di attività antimicrobica della glutaraldeide dipende molto dal pH della soluzione, è elevato a pH alcalino ma trascurabile a pH acido. L’optimum di attività microbicida si manifesta a pH 7,5-8,5.L’aumento di temperatura della soluzione esalta l’attività microbicida della glutaraldeide.
    Le forme polimeriche della dialdeide vengono liberate e quindi attivate in soluzione alcalina a temperatura ambiente o in soluzione acida molto calda. Tuttavia le soluzioni alcaline sono molto meno stabili di quelle acide, proprio a causa delle reazioni di polimerizzazione, che avvengono a valori di pH più elevati, con una corrispondente perdita di attività antimicrobica.
    Le consistenti diminuzioni dell’attività antimicrobica (ad esempio nei confronti delle spore batteriche) della glutaraldeide attivata e mantenuta in deposito per un certo tempo, vengono direttamente correlate con la diminuzione della concentrazione di aldeide libera. Per l’uso pratico la glutaraldeide è disponibile acida in soluzione al 2%, cui viene aggiunto, prima dell’uso, un “attivante” per elevare il pH a circa 8. Tale soluzione è efficace al massimo per 14 giorni dalla data di “attivazione”, dopodiché deve essere scartata a causa della sua ormai marcata perdita di attività antimicrobica.
    Recentemente sono state prodotte glutaraldeidi più moderne e più stabili associate a “potenziatori d’attività» per pH inferiori. Tali "potenziatori» in genere sono quaternari di ammonio o anfoteri che danno origine ai disinfettanti sinergici largamente utilizzati in situazioni ad elevato rischio igienico (presidi medico-chirurgici).
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