ASSISTENZA - Essica Srl Macchine ed impianti per pastifici - Fresh and Precooked Pasta Lines

1Richiedi le credenziali a info@essica.it
2Verifica la tua email
3Inserisci nel LOGIN le tue credenziali

Per qualsiasi problema inviaci una email a info@essica.it. Grazie!

Orario uffici

Lunedì-Venerdì  9:00AM - 12:00AM
                      14:00PM - 17:00PM
Sabato solo su appuntamento!

CREA IL TUO ACCOUNT

*

*

*

*

*

*

HAI PERSO LA TUA PASSWORD?

*

Problema della corrosione

La corrosione risulta essere un fenomeno multifattoriale legato ad alcune variabili.
In linea generale il rischio di comparsa della corrosione aumenta con l’aumentare della temperatura e della durata di applicazione, l’aumento del potere ossidante diminuisce il rischio di corrosione generale ed aggrava quello di corrosione localizzata (microfori, punture); il pH ed il tenore di ioni cloro, influenzando il potenziale elettrochimico, orientano il fenomeno corrosivo verso manifestazioni generali o localizzate.

La candeggina contiene un equilibrio acquoso di cloro, cloruri e ipocloriti. Queste specie chimiche contribuiscono tutte al potere detergente e battericida della candeggina, ma sono anche corrosivi nei confronti di diversi metalli usati nell’attrezzatura. Se la candeggina deve essere usata su una superficie metallica occorre minimizzare il tempo di contatto e sciacquare la superficie per non continuare la corrosione.

Il rame è sensibile all’ossidazione. Gli agenti ossidanti, come candeggina e acqua ossigenata, causeranno l’oscuramento di rame e bronzo, a causa degli ossidi; questi ossidi si scrosteranno ed esporranno il metallo ad una nuova corrosione. Anche l’alluminio è attaccato dalle soluzioni caustiche e gli ossidi si discioglieranno nella soluzione.
Come nell’alluminio, l’inibitore della corrosione delle pentole di acciaio inossidabile è lo strato di ossidi che protegge la superficie. Le leghe della serie del 300 sono molto resistenti alla corrosione della maggior parte degli elementi chimici. Sfortunatamente, il cloro è uno dei pochi elementi a cui non sono resistenti. Il cloro della candeggina destabilizza lo strato protettivo di ossidi e crea dei punti sensibili alla corrosione. Questo tipo di attacco è generalmente conosciuto come “crevice” o “pitting corrosion”.

Su scala microscopica, un graffio o una piccolissima crepa può essere un’area dove la superficie ossidata può essere destabilizzata dal cloro. I cloruri possono combinarsi con l’ossigeno, sia nell’acqua che sulla superficie dell’acciaio, per formare ioni di cloriti che rimuovono la protezione. Se la soluzione di candeggina non viene rimossa, la crepa diventa un sito piccolissimo ma molto attivo e l’acciaio circostante verrà corroso.

Un altro modo in cui il cloro può corrodere l’acciaio è la concentrazione. Questo modo è molto simile a quello delle crepe descritto sopra. Lasciando che l’acqua clorinata evapori da una superficie d’acciaio, il cloro si concentra e destabilizza la superficie degli ossidi. Quando la superficie viene nuovamente bagnata, gli ossidi destabilizzati di staccano e creano un piccolissimo buco. Quando si asciuga ancora, quel buchetto molto probabilmente sarà l’ultimo punto a farlo causando un’altra concentrazione di cloro. Ad un certo punto, il buchetto diventerà profondo abbastanza per avere una corrosione tipo crepa e bucarsi definitivamente.
 
Ecco poche semplici istruzioni da ricordare quando si usa il cloro con l’acciaio e gli altri metalli:
  • Non lasciare il metallo a contatto con l’acqua clorinata per troppo tempo (massimo poche ore)
  • Usare soluzioni tampone o inibitrici per diminuire la corrosione del metallo. Le soluzioni tampone o inibitrici contengono sali che mantengono un determinato pH o silicati che inibiscono la corrosione.
  • Dal punto di vista pratico la disinfezione dell’acciaio inox può essere condotta senza evidenti problemi di corrosione con le usuali soluzioni a base di cloro, iodio e acido peracetico a condizione che la temperatura non superi i 30°C e la durata di applicazione sia limitata
TOP